Fashion Designer indipendenti – Erica Ventura

 Un fenomeno emergente ed in forte crescita 

Siamo qui per farci conoscere, per presentare il nostro punto di vista sulla moda e la nostra idea di stile. Ci sono le “fashion blogger” propriamente dette, quelle ragazze (o anche ragazzi, ma più rari) che decidono di mostrare il loro stile attraverso gli outfit: lo fanno sul web ed hanno blog seguitissimi, pagine su face book, gallerie immagini e album su Flikr. La loro abilità sta nell’abbinare capi griffati ad altri vintage o low cost acquistati in grandi magazzini qualunque; e le migliori sono quelle che riescono a fare ciò con maggiore originalità ed estro creativo. Sì, perché la moda è creatività e a dimostrare di averne non sono solo gli stilisti quando fanno salire in passerella i loro capi addosso a delle modelle o i redattori di celebri riviste quando pubblicano le pagine-tendenza con i must della stagione. Ci vuole pura creatività e buon gusto per riuscire a creare outfit convincenti; non basta fare un mix&match prendendo a caso capi dall’armadio. Poi ci siamo noi, io e molte altre che spesso ci definiamo o veniamo definite fashion blogger ma che proprio non lo siamo. Sì, abbiamo un blog sul quale scriviamo di moda ma forse la definizione corretta è fashion writer o fashion editor. Scriviamo delle ultime tendenze, pubblichiamo recensioni delle sfilate, proponiamo outfit e stili e diamo una nostra interpretazione della moda, cercando di capire quali siano i trend più interessanti tra quelli proposti dalle maison o dalle icone del web. Ma come le blogger, anche noi possiamo ricorrere al mix&match. Oltre ai grandi e storici nomi della moda si sta facendo strada una folta schiera di designer emergenti. Giovani (o meno giovani) creativi che spesso dopo un percorso formativo nel fashion design decidono di dar vita ad un proprio marchio e di proporre qualcosa di unico. Ed è impossibile non parlarne quando si tratta di creazioni davvero originali e particolari, realizzate con grande cura del dettaglio e con grande passione. Così se celebriamo nelle nostre righe l’ultimo esclusivo modello di bauletto Louis Vuitton (tra le altre cose, magari identico al precedente ma con il logo glitterato) o l’ultima collezione Prada, in veste di addette alla comunicazione e all’informazione nel settore moda abbiamo il dovere di mostrare un occhio di riguardo per questi talenti e per le loro creazioni davvero esclusive. Io nel mio lavoro cerco sempre di dare loro lo spazio che meritano e sono sempre a caccia di nuovi designer che catturino il mio interesse, ai quali dare spazio attraverso i miei canali. In questo anno di lavoro su Style Notes e su SoloStyle  ne ho incontrati parecchi. Da Laura Vedani, giovane jewel designer di deliziosi bijoux realizzati con fiori veri a Giulia Boccafogli, ideatrice di “giulielli” particolarissimi (la collezione dello scorso inverno era realizzata con pellami anche vintage), a Paola Rapacciuolo con i suoi golosi accessori a forma di biscotto, cupcackes o torta farcita alla frutta. E se noi fashion editor o blogger o writer, che ora desideriamo farci notare dalle redazioni più prestigiose, siamo già portando avanti un nuovo “genere editoriale”, loro sono il futuro e la vera alternativa al fashion system e al design griffato: collezioni di creativi indipendenti dal mercato della moda, che creano secondo la loro ispirazione, con i loro modi ed i loro tempi.