Al Paris Fashion Week Chanel reinventa lo space style
Avanguardie di stile e accessori anni ’60; quando il vintage è futuristico
E’ stata sicuramente il momento clou del Paris Fashion Week la sfilata “futuristica” di Chanel, all’insegna dello space style e che a distanza di una settimana continua a far parlare di sé. Ricercatezza di stile, voglia di stupire, effetti speciali e un occhio di riguardo al vintage anni ’60, quando la “space age” comparve per la prima volta sulla scena della moda internazionale; sono le parole chiave che meglio descrivono le tendenze del 2017 nella personale interpretazione della celebre maison di Karl Lagerfeld.
Il lancio di un razzo a chiusura del Paris Fashion Week 2017
Una passerella che per stile, colori e design richiama in tutto e per tutto una stazione spaziale. Si è presentata così la scenografia allestita all’interno del Grand Palais. Una “rampa di lancio” davanti a cui hanno sfilato le nuove collezioni 2017 di Chanel nel giorno finale del Paris Fashion Week 2017. Al culmine di sette giorni dedicati all’alta moda e al prêt-à-porter di tendenza, quando sembrava che fosse già stato detto tutto, Chanel ha riacceso i riflettori sulle sue creazioni di chiara ispirazione space age.
Dopo sei giorni all’insegna dell’eleganza, che hanno incoronato il rosa e il giallo al primo posto dei colori e le tendenze per l’estate, è stato Lagerfeld a chiudere trionfalmente la partita. E lo ha fatto con un colpo di coda da vero maestro. Com’è nello stile della sua maison, del resto. La sfilata di Chanel non rappresenta solo un traguardo dell’alta moda. È, piuttosto, un formidabile mix di spettacolo, coreografica ed arti visive. Al punto da comunicare davvero la sensazione di trovarsi a respirare un passato proiettato verso il futuro. “Retro is the future”, per dirla con le parole di monsieur Lagerfeld.
Le atmosfere evocate da Chanel con le sue tendenze per il 2017 non sono avanguardistiche. O, perlomeno, non lo sono nel senso più “immediato” del termine. La sua è piuttosto un’avanguardia vintage, che strizza palesemente l’occhio allo stile della “space age” anni ‘6o. Reinterpretandolo però alla luce di materiali, accostamenti e influenze artistiche di ultima generazione. E – naturalmente – senza lesinare sugli effetti speciali. Proprio come il lancio simulato di una navetta spaziale, che ha visto calare il sipario sull’edizione 2017 del Paris Fashion Week, accompagnata dalle note di “Rocket Man”. Brano – non a caso – del 1972, che è stato uno dei cavalli di battaglia di sir Elton John.
Un connubio in cui passato, presente e futuro si intrecciano e dialogano. Quello di Chanel è un vintage futuristico che attraversa tempo e (iper?) spazio per rivoluzionare la scena dell’alta moda internazionale, e lo fa attraverso linee, forme e colori ricercatamente glamour.
Tradizione e innovazione per le nuove proposte di Chanel al Paris Fashion Week
Richiami al vintage “galattico” anni 60, ma non solo. La rievocazione dei grandi successi senza tempo di Chanel è stato il segno distintivo delle nuove proposte che il pubblico ha visto sfilare al Paris Fashion Week.
In occasione dell’evento, infatti, Lagerfeld ha ridisegnato in veste esclusiva le creazioni più iconiche della sua maison. Dal classicissimo tailleur alle borse griffate, dagli stivali all’intimo, non c’è capo che non sia stato rivisto nel taglio, nei materiali e nell’accostamento dei colori e delle nuances. Il risultato è un restyling di tutti i cavalli di battaglia firmati Chanel in chiave post-moderna. Ancora una volta viene ribadita la metafora del passato che si affaccia sul presente, e diventa emblema senza tempo. Come sono emblematici e senza tempo tutti i veri classici.
Ecco così che i tailleur in passerella si arricchiscono di sparluccichii, riflessi e catene metalliche. Il tweed, vero e proprio evergreen della maison, fa sfoggio della sua versatilità con una serie di sfumature che vanno dal panna al cipria, dal grigio perlato al total white. Colori “freddi” e luminosi che richiamano le sensazioni del metallo e della plastica lucida. Ma che gradualmente scuriscono, attraverso una gamma di grigi, blu, viola e neri pieni, tempestati di bagliori e paillettes.
Nel disegnare i nuovi modelli delle collezioni primavera/estate e autunno/inverno, Karl Lagefield ha fatto ampio uso di metafore ed effetti visivi che richiamano la galassia e le esplorazioni spaziali. I capi sono tempestati di perle e Swarovski, il tweed e le mantelle matelassé incontrano il lamé, in un continuo richiamo di luci e colori. Non mancano neppure i richiami più espliciti agli anni d’oro della space age. Ecco, quindi, sfilare una serie di modelli pret-a-portet stampati con motivi di razzi, navicelle spaziali e astronauti. E non potevano mancare nemmeno gli accessori “a tema”, dagli stivali alla Star Wars alle borse a forma di pianeta.
Una ricerca del “galattico” che si traduce anche nelle forme e nelle linee delle nuove collezioni Chanel. Motivi geometrici, squadrati, ma mai astratti. Il richiamo, piuttosto, è alle figure astronomiche. Pianeti, costellazioni, luna e stelle rimbalzano di suggestione in suggestione, e il risultato è uno spettacolo di grande maestria tecnica e scenografica.
Smoky eyes e capelli cotonati; la couture di Chanel al Paris Fashion Week ispirata a “Barbarella”
Ma la moda, e in particolare l’alta moda, non è mai “solo “abbigliamento. Anche la couture e il makeup giocano un ruolo cardine nella definizione del look. Ed è un aspetto che Karl Lagerfeld non poteva ovviamente trascurare. La creatività vulcanica e l’inventiva “visionaria” dello stilista si sono sposate perfettamente con il talento di Tom Pecheux.
Il celebre makeup artist di Estée Lauder ha trionfato al Paris Fashion Week. Da Chanel a Balmain, passando per Elie Saab, i pennelli e colori di Pecheux hanno valorizzato occhi e scolpito volti, con maestria e abilità.
Per la sfilata spaziale di Chanel, l’artista ha raccolto la sfida del motto “Retro is the future”. Assieme a Sam Knight, l’hair stylist che si è occupato delle particolarissime couture e acconciature sfoggiate dalle modelle di Chanel. A ispirare questo lavoro di squadra fra due grandi nomi del fashion internazionale c’è lei, Jane Fonda. E il suo iconico “Barbarella”, l’intramontabile classico di fantascienza sexy che è stato un cult degli anni ’60.
Il makeup di Pecheux e le acconciature elaborate da Knight per la sfilata di Chanel rievocano mood e ispirazioni visive del film. Le modelle hanno sfoggiato trucchi sfumati, con l’effetto “smoky eyes” che promette di essere uno dei più richiesti dalle ragazze nel 2017. E naturalmente ciglia “clumpy”, molto evidenziate dal mascara. Per il viso, colori tenui e un effetto levigato, su cui spicca il makeup degli occhi di un grigio perlato, preferibilmente dai toni metallici, per accentuare l’attenzione sullo sguardo.
Barbarella-style anche le acconciature di Tom Knight, con permanenti molto cotonate che ricordano un effetto anti-gravità. Capelli fluenti, trattenuti all’indietro da fasce multicolore tempestate di perle, Swaroski e lamé. Secondo Knight, il vero must have del 2017, anche per l’estate. E che ha contribuito a coniare il neologismo “Chananella” per descrivere la nuova donna “stellare” di Chanel; stravagante, chic e soffusa da un alone di leggenda.
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