Ogni inizio di stagione, è la stessa storia : che cosa comprare ? O meno? Leggo attentamente qualche rivista e noto mentalmente tutto ciò che mi serve assolutamente. Fino a questo punto, tutto va bene. Il problema, è che la mia memoria selettiva ha tendenza a ricordare:
1/ Ciò che è caro. Contate su di me per allungare ogni giorno per ammirare dal vivo il trench Burberry dei miei sogni. Per consolarmi, compro un trench brutto poco caro (la commessa è stata brava), una bella giacca un po’ cara, e un altro trench un po’ meglio del primo, e dopo un rapido calcolo, mi rendo conto che ho speso quasi il prezzo del trench Burberry. Quasi ma non del tutto, mi consolo come posso.
2/ Ciò che non si trova in Italia. Quante marche francesi, inglesi ed americane mi chiamano dalla loro voce seducente! È così che una volta in Francia, compro tanto e senza sensi di colpa, perché capite, dopo tornerò in Italia e non farò più shopping (ipocrita!). Così compro un abitino Vanessa Bruno di qua e un cardigan Gérard Darel di là, e dai una maglia Eric Bompard, e torno rovinata e l’anima in pace. Tutto ciò non sarebbe grave se non andassi in Francia ogni mese. Glups!
3/ Le cose immettibili, i tacchi troppo alti e che fanno male, le mode che durano due settimane, insomma tutto ciò che bisognerebbe evitare ad ogni costo! Beh, io gli adoro… finché li indosso. A questo punto, zoppico, mi lamento, voglio cambiarmi, mia sorella mi guarda dall’alto in basso e dichiara, franca e crudele “non ti sta troppo bene, eh” e finisco in jeans, marinière e di cattivo umore.
Colei che non ha mai speso un mese d’affitto in shopping sbagliato lanci la prima pietra.
http://larmadiodeldelitto.blogspot.com/
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