Time to remember

Figlio di un tassista, abbandona la scuola per inseguire il suo sogno..diventare uno stilista! Dopo aver frequentato la Saint Martin’s School of Art, Alexander McQueen inizia a lavorare per Givenchy e da lì inizia una lunga quanto, ahimè, corta carriera.

Dallo stile immaginario gotico, rock punk, Alexander McQueen e le sue creazioni fanno innamorare il mondo della moda. Uno stilista un pò sovversivo, provocatorio. Fa sfilare una modella senza gambe, crea le famosissime Armadillo, scarpe che le modelle si rifiutano di indossare in passerella a causa del tacco a dir poco vertiginoso. Ma nonostante questo è lui che riceve i premi come “Miglior Stilista Inglese” (per ben quattro anni quasi consecutivi) e “Miglior Stilista dell’Anno” nel 2003.

Trovato morto, lo scorso anno, nella sua casa di Londra, lo stilista

lascia un vuoto incolmabile così che in questo mese di maggio il Met di New York gli dedica una mostra “Alexander McQueen: Savage Beauty”  che durerà fino al 31 luglio.

La mostra ricostruisce la vita dello stilista, esponendo i suoi capolavori che più rappresentano la creatività e l’innovazione portata dallo stilista nel fashion world.

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