Ho scoperto da poco che la casa di intimo Triumph si è data da fare per rietichettare le etichette delle donne.
La campagna pubblicitaria sostiene che alle donne non piaccia la classificazione a seconda della forma: pera, mela, rettangolo, triangolo investito e clessidra. Sostiene che si sentono offese a essere paragonate a oggetti inanimati. Sinceramente a me, in quanto donna, ci sono molte cose che offendono: il contratto di lavoro, le quote rosa, la depilazione quasi obbligatoria, le riprese ginecologiche fatte alle veline, le citazioni “donna al volante pericolo costante”. L’essere paragonata a un frutto o a una forma geometrica non mi turba particolarmente. La triumph però ha deciso che i frutti offendevano la nostra sensibilità, e ha fatto girare 5 ragazze in biancheria in una pubblica piazza ciascuna portando un cartello con la nuova etichetta. Ah questo non mi offende assolutamente!!
Ma si sa loro vendono biancheria intima, però potevano formirle di vestaglia. O metterle in costume per far vedere comunque la forma del corpo.
La loro illuminante idea è stata di paragonare le donne ai vari modi che avevano i pittori di dipingerle. Posto che tra alcuni non ho trovato tutta questa differenza, vi assicuro che la donna picasso non c’è!! Per quanto la mia cultura pittorica non sia particolarmente approfondita non credo che sia una classificazione molto intuitiva, chi si ricorda com’era la donna di Rembrandt senza guardare? Ma lasciamo che le foto parlino da se e ci consolino di quello che stiamo dimenticando. Il canone di bellezza fino a cent’anni fa era l’esatto contrario dell’assoluta magrezza!
Botticelli: Donna a Pera o Triangolo
Effettivamente Botticelli disegnava donne pera, con seni nella norma e fianco più importante. Almeno noi donne a pera possiamo considerarci “A forma di Venere”.
Raffaello: Donna a Triangolo Invertito
Ho avuto più difficoltà a reperire foto di donne a figura intera di Rubens, ma anche dalle poche che ho trovato la forma a triangolo invertito non la vedo. Il bacino non sembra più piccolo delle spalle, il seno non è piano come dovrebbe e c’è sempre troppa rotondità dell’addome… Non ci siamo Rubens, ti hanno attribuito una forma che non ti si addice.
Leonardo Da Vinci: Donna a Rettangolo o Grissino
In effetti dai dipinti si nota una propensione a disegnare una donna meno formosa del solito, ma tanto Grissino a me non sembra.
Rembrandt: Donna a Clessidra
Questa donna a Clessidra di Rembrandt mi sembra più una donna a Pera, non vedo il seno florido nei dipinti e per contro nell’immagine in bianco e nero non vedo il fianco prominente.
Rubens: Donna a Cerchio o Mela
In realtà Rubens sembra dipingere una donna a pera-mela. Una donna a mela cioè con ventre prominente ma con anche le gambe grosse, mentre le gambe sottili e slanciate sono tipiche della donna a mela.
Matisse: Donna a ?
La Triumph, si inventa quest’ultima forma prendendo ad esempio i quadri di Matisse, che però sono talmente fluidi che non hanno una sola vera forma di donna. Sembra uscire una donna formosa, o un po’ sovrappeso che potrebbe appartenere a una delle categorie precedenti, forse la Clessidra o la Mela.
Non credo che questa classificazione ci possa essere utile, ri etichettare le etichette non è mai un idea praticabile a meno che non sia un processo spontaneo. Ma almeno guardando queste immagini ci siamo rinfrescate un po’ la cultura pittorica che era rimasta sopita dagli anni del liceo.
1 Comment
chazelie
10 Maggio 2011 at 22:28COMPLIMENTI! questo post è davvero pieno di stile.
Ironica, tagliente e realista al tempo stesso!
Chazelie
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