Intervistiamo Martina Mercedes Corradetti, fashion blogger che ha proposto 7 Sins, il tema vincente del nostro prossimo evento.
1) Sei una fashion blogger. Cosa vuol dire in generale ? Cosa vuol dire per te ?
La Fashion blogger è colei che incentra il proprio blog sulla moda. Parla delle nuove tendenze, anche se naturalmente non tutte le tendenze possono piacere.Per quanto mi riguarda essere fashion blogger è molto di più.Essere fashion blogger è un modo di essere e di vivere la propria vita, è quasi una filosofia .Oserei direi che questa figura è una nuova forma di estetismo nel web.
2) La moda è una forma d’arte ? Tu, quando scegli i tuoi outfits, ti senti un po’ un’artista ?
Si, la moda è un’ arte.Ogni outfit rappresenta qualcosa, e lo stile a cui è collegato rimanda in un qualche modo anche la figura della donna durante quel periodo.Lo stile anni 50, quello anni 60 o quello anni 80 ha per me un significato diverso l’ uno dall’ altro.Non è solo un “copiare” degli stili già proposti in precedenza, bensì lo stato d’ animo che mi trovo ad interpretare in un tale giorno.
3) Per essere una buona fashion blogger basta soltanto avere gusto, o è necessaria anche una particolare cultura e conoscenze specifiche ?
Non si può solo avere gusto, un minimo di conoscenza la si deve avere.Non tutti possono sapere cos’è il Lamè o quale differenza c’è tra la rifinitura di un pizzo o di un altro.Detto questo il gusto è necessario, ma non si può essere ignoranti in materia.
4) Negli ultimi mesi le bloggers sono state spesso oggetto di attacchi da parte di numerose community di utenti, nate, sembra strano, esclusivamente per criticare questo fenomeno. Se potessi rivolgerti a loro in questo momento, cosa diresti ?
Mi rivolgerei a loro partendo dal presupposto che la metà delle persone che scrivono su queste community è nel giro dei Blogs, bramano una birkin (senza sapere cosa rappresenta una birkin in realtà), ma soprattutto hanno paura che sia , e passatemi il termine ,una “guerra lampo”.. in un qualche modo vogliono subentrare nel giro, e non avendo possibilità di emergere con i cosiddetti “blog più popolari” trovano una variante , ovvero “la critica” che nonostante non renda famoso il singolo individuo, riesce ad alzare l’ autostima dello scrittore.
Detto questo, se siamo così poco interessanti e materialisti , perchè cercate il pelo nell’ uovo in ogni singolo blog?
Bloggo dal 2006, bene o male ho sempre parlato di moda come una cosa che apparteneva al mio essere.il sito che mi ospitava non era blogger.com , ed ho deciso di creare un blog pubblico a settembre 2009; il tempo di crearlo e di mettere a posto la grafica e sono entrata nel giro dei fashion blogs.Non mi ha creato nessun cambiamento drastico, poichè come ho appena accennato la moda e questo modo di essere è sempre stato parte di me.
Non vedo perchè in Italia, come negli altri paesi , il fenomeno non possa essere duraturo.Non tutti i blog potranno sopravvivere , c’è sempre chi segue la tendenza per uno o due mesi e poi lascia morire il blog senza nessuna notizia recente.Non voglio neanche chiamarlo movimento, perchè ,appunto, per essere un blogger ci devono essere delle certe predisposizioni.
7) Essere una fashion blogger può richiedere davvero molto lavoro : foto, shopping, articoli, organizzazione di eventi. Hai la possibilità di ringraziare qualcuno rispondendo a questa domanda
In primis devo ringraziare mia madre e mio padre, poichè sono loro le fonti dei miei finanziamenti.Per quanto riguarda la parte del backstage ( scrittura di post, foto ) devo ringraziare i miei amici ( foto )e me stessa per quanto riguarda la stesura dei post.Per l’ organizzazione di eventi a livello blogghistico posso ringraziare sicuramente Italian Fashion Bloggers , che ha dato spazio e visione a questo “fenomeno” in Italia, quindi ancora un ringraziamento a tutto lo staff!
8) Essere una fashion blogger ti ha aiutato nelle amicizie e nei rapporti interpersonali ? Hai conosciuto persone nuove ? E soprattutto, ti diverti ad essere una fashion blogger ?
Ho conosciuto persone fantastiche, Irene Colzi di Irene’s Closet, Veronica Caputo di JeVeronique, Francesco Leone (rappresentante di ITFB) , ma non posso non citare anche Giulia Pergolati!Nelle amicizie no, sono sempre la stessa, ho gli stessi amici, esco con le stesse persone.Se mi diverto ad essere una Fashion blogger?
Solo una citazione emessa dai miei amici alla cena di fine anno della classe.
Vayle: ” Allora su i calici! A “La Martina Fashion Blog!”
12 Comments
Flavia
22 Giugno 2010 at 15:16Io credo che questa tipa non possa essere considerata una fashion blogger, bensì una blogger normale come tante altre.
Per fashion bloggers si intendono le vere fashioniste incallite che variano i loro look frequentemente,indossando capi sempre nuovi e all’ultima moda.
LaMartina
22 Giugno 2010 at 16:09Credo che ti stia sbagliando con le Shopaoliche tesoro =)
Flavia
22 Giugno 2010 at 17:44Non ho parlato di shopping.
Ho guardato il tuo blog,ma non c’è nulla di “fashion”.
Sembra un qualsiasi blog con foto relative alle proprie giornate.
Io per fashion blog intendo “Il corriere della moda”, “Purse & I”, “The Blond salad”, etc.
Alessandra
22 Giugno 2010 at 18:33Concordo con Flavia, inoltre parli proprio tu che possiedi una Balenciaga tarocca.
La tua mita non mi sembra piena di eventi, non viene invitata alle sfilate, mostre, ecc. ma sono a feste di persone poche famose e ormai decadute.
AntonellaFassaro
22 Giugno 2010 at 20:08@Alessandra… ma che stai dicendo ? Per essere fashion blogger bisogna essere invitata alle sfilate ? O spendere migliaia di euro nel vestire ? Pensavo si trattasse di stile.. non di soldi…
Lucia
22 Giugno 2010 at 21:13Magari non si deve necessariamente andare alle sfilate,però io credo che una “fashion blogger” si distingua dalle blogger normali dalla passione per la moda e sinceramente dal tuo blog non si percepisce questa passione.
Concordo con Flavia che dice che le fashion bloggers sono altre e cioè tutte coloro che seguono tutti i nuovi trend e posseggono svariate “It Bag”…
Sara
23 Giugno 2010 at 00:56In effetti il blog di Martina non è molto fashion, ma di certo è una blogger. Ed anche abbastanza creativa se ha tirato fuori il tema che ha vinto ai voti, non credete ?
Alessandra
23 Giugno 2010 at 08:51@Antonella: mi sono espressa male, ma quello che volevo sottolineare è che come dicono Flavia e Lucia per la passione per la moda e che seguono tutti i nuovi trend, invece Martina appare solo come una ragazzina viziata senza un minimo style che cerca di apparire come una “super” donna alla moda.
Giulia
23 Giugno 2010 at 13:08Ancora peggio, state parlando di fashion victim. Uno non ha bisogno di soccombere alle sfilate di Balmain / McQueen / etc per essere vestito bene e/o alla moda. Non mi pare che Scott Schuman fotografi o osanni gente 100% branded, no? Eppure!
“Fashion victim (in italiano vittima della moda) è un neologismo, coniato dallo stilista Oscar de la Renta[1] con il quale vengono identificati i soggetti che seguono in modo passivo e acritico qualunque dettame della moda.
Si parla di vittimismo per via della vulnerabilità di fronte al materialismo ed alla caducità, due dei principali eccessi della moda, e di conseguenza si diviene vittime, da un lato dei pregiudizi sociali, e dall’altro degli interessi dell’industria della moda. Secondo Gianni Versace una donna diventa una fashion victim, quando altera esageratamente il proprio look ad ogni cambio di stagione.”
Lucia
23 Giugno 2010 at 14:36@Giulia: ma stai delirando? Ma che c’entrano i tuoi discorsi..?
@Alessandra: concordo con te tranne sul fatto che sia viziata.
Se fosse viziata avrebbe una Chanel al mese. Invece (anzi,poverina) borse ne sfoggia pochine.
Rory
25 Giugno 2010 at 11:48Ma a me Martina non pare viziata, racconta la sua vita, come tutti. Penso che un blog sia interessante soprattutto se racconta la storia di qualcuno e non di quattro magliette appese.
Chiara TheMinette
26 Giugno 2010 at 20:49Io penso che la moda racchiuda una cultura che va oltre il sapere cosa sia il lamè o la rifinitura di un pizzo.
La moda è costume, rappresentazione di epoche, società, stili e rivoluzioni.