In Italia il fenomeno del Fashion Blogging si è accompagnato fin dalle sue prime fasi con un altro fenomeno, più o meno di segno opposto. Parliamo delle Vipere/Soloinvidiose/FacceAvvilite (come vedete i nomi si sprecano). Protette dall’anonimato, le SoloInvidiose svolgono costantemente un’attività di critica rivolta al mondo del Fashion Blogging. E sebbene i loro lavori talvolta siano intriganti, simpatici o persino geniali, nella maggior parte dei casi i toni utilizzati si riducono a discussioni di bassissima lega.
Cosa spinge cosi’ tante persone a spendere gran parte della loro giornata dietro l’attività di bloggers che dicono di detestare ?
Quanto è spontaneo il fenomeno delle SoloInvidiose, e quanto si tratta soltanto di uno strumento per fare raccolta pubblicitaria, cavalcando l’onda della critica “senza sè e senza ma” ?
Voi cosa ne pensate delle SoloInvidiose ? Parliamone assieme in questo ITFB Talk!
La discussione è ovviamente aperta anche alle SoloInvidiose, qualora vogliano confrontarsi con noi e spiegarci i motivi del loro astio verso il Fashion Blogging.
43 Comments
Sandra
18 Novembre 2010 at 18:16Le Soloinvidiose sono semplicemente delle ragazze che anzichè amare la moda, amano la critica. La cosa triste è che vivono “mascherate” all’ombra di altre persone. Non hanno davvero di meglio da fare ?
Ilaria
18 Novembre 2010 at 18:18La risposta alla domanda è : ancheirichipiangono.
Sara
18 Novembre 2010 at 18:29C’è da considerare un fattore: loro sono centinaia di persone, quindi perché la pagina sia costantemente aggiornata, bastano 5 min al giorno dedicati da anche solo un terzo di loro.
Detto questo, ho notato che il tono da quando il gruppo è più numeroso si è effettivamente abbassato, perdendo lo spirito iniziale, ma secondo me è importante che questo fenomeno non vada spegnendosi, perché l’effetto fashion blogger è da ridimensionare.
Per la maggior parte riguarda solo giovani senza evidenti qualità che cercano solo 5 minuti di celebrità.
Pitta
18 Novembre 2010 at 18:32Sì, ma la prossima volta… ‘Se’ scrivilo senza accento!
;D
envy
18 Novembre 2010 at 18:34molte fashion blogger non hanno proprio nulla di fashion, quindi la critica anche becera e ridanciana ci sta tutta, quando prende di mira ragazzotte che se la tirano manco ce l’avessero d’oro e che si vestono, francamente, maluccio
sasa
18 Novembre 2010 at 18:39Umh! Domanda pretestuosa, lasciamelo dire. Cosa spinge una persona ad esercitare diritto di critica? mumble mumble…forse il fatto che oramai il fenomeno FB ha assunto dimensioni spropositate con una esponenziale crescita di incapaci che si fotografano anche mentre evacuano? Secondo me essere “fashin blogger” significa avere sul serio qualcosa da dire,non solo “ho comprato questo, sono andata a tot tea party (oramai lo fanno e invitano cani e porci), vado a millemila eventi esclusivi (il più delle volte con inviti raccimolati da qualche ufficio stampa alla frutta). Insomma, il problema non è che esistono le fashion blogger, ma che un numero così alto di ragazzine pensano di essere “L’unione tra lo stilista e il consumatore finale”, mentre in realtà è già tanto se sanno abbinare mutande e reggiseno.
Si credono tutte Miranda de “il diavolo veste Prada”, ma non possono ambire neanche a fare le donne delle pulizie di una rivista.
Ho scritto molto e me scuso.
Invidiossssa
18 Novembre 2010 at 18:44Informatevi prima di scrivere per favore ed evitate controsensi. Chi ci guadagna in pubblicità se molti profili sono anonimi? E poi quale pubblicità?
State tutti dando più importanza al fenomeno di quello che è (ed intendo sia il fenomeno dei Fashion Blogger sia a quello dei soloinvidiosi). E’ una moda, e come tale passerà.
alma
18 Novembre 2010 at 18:45credo che la critica sia un dovere, ma deve essere fatta con buon gusto ed educazione, aspetti che spesso non ci sono nei commenti di quelle ragazze.
Come passino il loro tempo, sinceramente, non è il problema principale, ognuno è libero di gestire come preferisce la propria vita e i propri tempi, se stanno perdendo del tempo è una cosa che non possiamo sapere, e nel caso in cui sia così, lo scopriranno da sole.
Il fenomeno fashion blogger inevitabilmente suscita perplessità, ma trovo che il livello delle loro critiche non sia altro che l’espressione speculare di quello che tanto odiano, infatti se le blogger manifestano esibizionismo, qualunquismo, ignoranza, presunzione, attenzione estrema soltanto a valori superficiali, a volte anche scarsa sincerità per sembrare quello che non sono, anche le loro nemiche colgono sempre l’occasione per muovere delle critiche della stessa pasta: apprezzamenti estetici, basati su canoni che sono gli stessi delle blogger, un atteggiamento superficiale che vuole essere ad ogni costo contro tutti e tutto a prescindere, alcune si spacciano per gente del settore, fanno uno sfoggio cafone della cultura, come una specie di arma usata non per amore personale, ma come accessorio da esibire per sembrare migliori, cosa giustificabilissima, ma non penso che una persona veramente colta abbia bisogno di tirare fuori certe cose per darsi delle arie e dare del pezzente agli altri.
Non noto una grande ironia né la necessaria leggerezza (che in verità era presente all’inizio).
Quel gruppo aveva un senso appena nato, quando si criticava la Ferragni in quanto espressione della fetta peggiore, secondo molti, della nostra società italiana, ma ora è diventato soltanto un pollaio.
Infantili, da una parte e dall’altra, mi dispiace.
admin
18 Novembre 2010 at 18:46E’ scritto volutamente con l’accento, a sottolineare l’anonimato dietro il quale si rifugiano le Vipere 🙂
admin
18 Novembre 2010 at 18:49Quando parliamo di pubblicità lo facciamo con cognizione di causa. Se ci fai caso le parole “raccolta pubblicitaria” sono cliccabili, e rimandano ad una specifica pagina del sito levipere.com che è stato spunto della nostra riflessione 🙂
crocco
18 Novembre 2010 at 18:53e allora perchè ci butti dentro anche le pagine di facebook con le soloinvidiose???
mi pare errata come informazione, sbaglio??? dovresti fare delle distinzioni perchè non tutti immagino, avranno voglia di cliccare quel link.
Invidiossssa
18 Novembre 2010 at 18:55Guarda che il link riferito alla pubblicità è ironico.
Comunque, a parte questo, per quanto riguarda l’anonimato di molte avvilite/vipere/invidiose/malvestite (ti sei dimenticato/a di loro) si tratta di una protezione adottata tempo fa poiché molte fashion blogger segnalavano i profili reali delle persone coinvolte, che per proteggersi hanno creato profili fake.
Credo che prima di postare questo articolo (???) avresti dovuto svolgere una ricerca più completa del fenomeno (per usare un termine eccessivo che però tu stesso/a hai utilizzato) in generale.
Sottolineo che chi sceglie di pubblicare la propria vita (o parte di essa) online (e quindi visibile a chiunque) debba accettare sia i complimenti che le lodi ma anche critiche, prese in giro e commenti ironici.
Pitta
18 Novembre 2010 at 19:00Allora perchè non metterci un bel “sé”?
Insomma, questo articolo straripa di ambiguità.
Martina
18 Novembre 2010 at 19:00Ironico ??? IRONICO ??? Ma perfavore.. LEVIPERE è un sito PIENO di pubblicità e con un preciso piano marketing : sfruttare il traffico generato dalle vipere per finalità commerciali. Non le hai viste le colonne laterali piene di pubblicità ? Perfavore su…
@ITFB ti STRAQUOTO ALLA GRANDE
alma
18 Novembre 2010 at 19:08un conto è una critica una tantum, un conto è l’accanimento.
Non sono d’accordo sul fatto che la presa in giro sia doverosa, si può dire con educazione e sensatezza che una cosa non piace, per varie ragioni, si spera intelligenti, ma non trovo educato e umanamente giusto insultare la gente e disprezzarla come si fa in questi siti. Mi mette tristezza pensare che in questo mondo non ci siano più limiti e remore nel disprezzare gli altri.
E poi vorrei sapere sinceramente quante vipere,malvestite ecc con la propria faccia avrebbero il coraggio di dire le stesse cose.
Mi dispiace ma internet a volte diventa uno strumento per dare voce agli aspetti più bassi e negativi dell’animo umano. Non rispondermi dicendomi che anche loro si mettono nella condizione di essere criticate, a me se non piace una cosa vado oltre, tanto non penso che saranno le vostre critiche a redimerle, perchè come dicevo sotto, la matrice è identica.
Poi è ovvio, come si dice più sotto, che tutto alla fine si riconduce sempre a pubblicità, ingaggi di lavoro e altre cose, il cui fine ultimo sono sempre soldi e celebrità.
Ma il popolino si ferma alla critica becera e infantile.
Valentina
18 Novembre 2010 at 19:26Quante ca***te in un solo post!
sasa
18 Novembre 2010 at 19:29Ultima cosa: ho visto 3 articoli che avete pubblicato, avevano 7-7-e 5 commenti, qui ne avete 18. Ringraziate le Soloinvidiose per aver pubblicato il link, qualcuno dei 1800 “adepti”passerà di qui a leggere.
Sara
18 Novembre 2010 at 19:44“senza sè e senza ma”…magari senza accento!
whothefuckarefashionbloggers
18 Novembre 2010 at 19:46Ciao Sara!
sono esattamente d’accordo con te, mi sento di confermare tutto dato che faccio parte di quel gruppo, e purtroppo da quanto si è allargato il livello si è abbassato.. come succede un po’ sempre: più persone lo fanno più il prestigio si abbassa.. dire che è normale..
Questo gruppo, pur essendo un’arma a doppio taglio per noi stessi è necessario esista: i fenomeno del FASHION blogging (come piace chiamarlo a loro, dato che io non considero fashion quel tipo di attività..) DEVE essere ridimensionato!
Ciao ciao
Francesco
18 Novembre 2010 at 20:06Questa precisazione contiene tre errori :
1. Il titolo di questo post non è “Quanto sono idiote le SoloInvidiose, venite a parlarne male con noi” , bensi’ “Voi cosa ne pensate delle SoloInvidiose ? Parliamone assieme in questo ITFB Talk! La discussione è ovviamente aperta anche alle SoloInvidiose, qualora vogliano confrontarsi con noi e spiegarci i motivi del loro astio verso il Fashion Blogging”.
(CONFRONTO, non SCONTRO)
2. Il numero dei commenti sui nostri post non cambia la stima che abbiamo del nostro sito ; usiamo altri parametri di valutazione.
3. In ogni caso nell’ultima settimana mi sembra di vedere un post con 30 commenti ed un altro con 43. Ohibò.
saluti
Francesco
whothefuckarefashionbloggers
18 Novembre 2010 at 20:21brava 😉
whothefuckarefashionbloggers
18 Novembre 2010 at 20:23e poi: i fashion bloggerz aggiornano ii vari millemila profili che hanno (fb, teitter bla bla bla) max ogni 3 min e le soloinvidiose perchè dovrebbero essere da meno???
se i fashion bloggerz non aggiornassero i profili così spesso le soloinvidiose non lo farebbero!
PRENDETEVELA CON I VOSTRI TESSSSSS
whothefuckarefashionbloggers
18 Novembre 2010 at 20:25sì, sarà anche vero ma bisogna ammettere che è scritto in tono un po’ provocatorio e AGAINST THE SOLOINVIDIOSES
Marco
18 Novembre 2010 at 20:27Secondo me è inutile che le SoloInvidiose polemizzino. E’ un dato di fatto : le fashion bloggers potrebbero esistere anche se non ci fossero le SoloInvidiose. Differentemente, senza le fashion bloggers, le SoloInvidiose non hanno alcuna ragione di esistere. E’ cosi’, potete scrivere frasi ad effetto ed incensarvi tra di voi.. ma la verità è questa e non potete sfuggirle……
Lu
18 Novembre 2010 at 20:41Non sono invidiosa, amo la moda e amo la bella scrittura. Trovo assurdo che gente incompetente e assolutamente vuota di contenuti (è chiaro che costoro sono persone molto egocentriche e narcisiste) si autoproclami guru del fashion, spesso scrivendo in italiano totalmente sgrammaticato e in un inglese ancor più deplorevole. Preciso che non ho un blog e non sono interessata a creare l’ennesima cialtronata sul web. Ritengo che prima di decidere di scriverne uno, si debba avere almeno un minimo di padronanza della lingua, cultura e soprattutto professionalità.
Ma evidentemente mi sbaglio, infatti una nota blogger di moda, che non ha nessuna di queste qualità, ora scrive anche per la carta stampata. E magari chi ha la laurea in giornalismo fa lo stagista per anni (se gli è andata bene).
La questione che lascia davvero perplessi è notare come per una grande quantità di persone, che determinano il successo dei fashion blogger, tutto questo non sia importante. Cosa conta? L’immagine. E basta. Accompagnata da cosa? Dal nulla.
La cosa crea amarezza per svariate ragioni che non sto qui ad elencare, chi è dotato di un minimo di cervello riuscirà a coglierle perfettamente.
La reazione a tutto questo sfacelo è riderci sopra e condannare questo vuoto enorme che ci circonda.
Ricordiamo inoltre che siamo in un paese democratico.
Ognuno può pensarla come desidera.
Decidi di pubblicare le tue foto?
Ad una fetta di popolo risulteranno gradevoli e tremendamente fashion, ad un’altra fetta risulteranno ridicole e poco professionali.
Internet ha aperto grosse opportunità, è vero. Internet è il presente ed il futuro e credo e spero ancora nella selezione naturale.
PS
se sono passata di qua è grazie alla pagina delle soloinvidiose.
alma
18 Novembre 2010 at 21:05ma tu pensi che così si ridimensionerà? secondo me si sentono soltanto ancora più fighe, dovreste ignorarle
la mentalità dei ragazzi di oggi è quella del vip da grande fratello, anche quando se ne parla male pensano “gli altri sono invidiosi e vuol dire che sono un figo”, ragionano così cari soloinvidiosi, se iniziaste a ignorarli invece di seguirli a ogni mossa, vedete che si ridimensionerebbero subito, pensando di non essere poi così importanti 😀
Elle .
18 Novembre 2010 at 21:08Bah… credo sia una guerra inutile e immatura.
Sinceramente anche il mio hobby di tenere un blog lo trovo un po’ adolescenziale, ma curarlo mi fa star bene. Poi arriva qualcuno e mi etichetta “fashion blogger” ed automaicamente mi criticano per quello che faccio.
Io mi sento in pace col mondo, trovo lecite le critiche che potrei ricevere, ma trovo stupido un accanimento del genere come quello che leggo, per esempio, da whothefuckarefashionbloggers.
(per inciso, certe “fashion bloggers”, però, le offese te le strappano dai denti in quanto più che un fashion blog vogliono mostrare un “ostento blog”… ma sono poche a quanto vedo, troppo poche per giustificare la presenza di un popolo di “soloinvidise”)
sasa
19 Novembre 2010 at 07:08Gentile Francesco, la mia non era una precisazione ma un’osservazione, parziale quanto vuoi, di quello che ho visto di questo blog. Non vi interessano i visitatori? Allora perchè aprire un blog? Dovresti però notare, per onestà intellettuale, che l’articolo con 43 risposte riguarda ancora il mondo dei FB. Quindi non mi dire che i commenti non sono rilevanti, altrimenti fareste articoli sulla nuova pedicure di Lady Gaga (NB l’articolo sul nuovo taglio di capelli dell’attrice di Harry Potter ha 5 commenti).
una vipers
19 Novembre 2010 at 11:07non capisco sinceramente il senso di questo post, per 3 motivi:
– vipers e faccia avvilita sono e sono sempre state 2 realtà separate, composte da persone diverse che trattano argomenti diversi, mi sembra insensato accumunarle.
Tanto più che il vipers esiste da molto più tempo rispetto alle fashion bloggers, e ha sempre sbeffeggiato personaggi di tutti i tipi. A noi basta che siano poracce, non facciamo distinzioni 😉
– il fatto che lo scopo non sia pubblicitario, parlando di vipers, credo ve lo possa dimostrare il fatto che ormai da mesi ci siamo spostati su un’altra piattaforma, e che parliamo raramente di fashion blogging proprio adesso che il fenomeno è “esploso”.
– sempre a proposito di vipers, mi sembra quantomeno presuntuoso pensare che il nostro anonimato sia dovuto alla “paura di mostrarsi per quello che si è ovvero delle ciccione invidiose” (perché solitamente è questo che si sottintende). Siamo persone adulte, molti di noi lavorano anche nella moda e nell’ambito di internet, spesso cazzeggiamo allegramente parlando di cazzi nostri…non vi è venuto in mente che forse è questo il motivo per cui scegliamo di restare anonime?
Mi chiedo perché alcune persone non si facciamo delle domande più utili, ad esempio: “ci sarà un motivo per cui mi prendono in giro che esula dall’invidia?”
hello kittyy
19 Novembre 2010 at 12:13volevi forse dire “se le è andata bene?”
hello kittyy
19 Novembre 2010 at 12:15una persona adulta si presenta con me e cognome, se pensa di avere qualche cosa da dire che non è compatibile con la sua vita, non lo dice, esattamente come farebbe nella vita reale.
Le fashion blogger fino a prova contraria si presentano tutte con nome e cognome, chi le critica al 99% no, non c’è qualche cosa di storto in questo? secondo me sì.
Ci si potrebbe per esempio presentare come Pinco Pallino e dire la propria opinione con educazione, per esempio eh…è chiaro che chi si nasconde dietro l’anonimato si sta approffitando di internet per dare sfogo alla propria meschinità.
Le Brunette Blogger
19 Novembre 2010 at 12:56Secondo me la cosa che sbagliano è il tono con cui si rivolgono ai Fashion Bloggers. Capisco che questo mondo non possa interessargli ma mi sembra eccessivo ridicolizzare ogni singola cosa, ogni singola foto o commento. D’altronde questo per alcuni, oltre che a un passatempo, è diventato un vero e proprio lavoro e sono d’accordo con chi crede che sia ridicolo che una ragazza dal nulla possa diventare designer di un paio di scarpe, ma dobbiamo guardare in faccia alla realtà che E’ QUESTA. Le critiche fanno solo bene ma non con quei toni di disgusto e superiorità che utilizzano le Vipere o SoloInvidiose. Intanto loro ci vivono con i FB perchè senza di loro non avrebbero nulla da criticare e quindi nessun forum o pagina. Anche se non capiscono per quale motivo facciano tutto ciò. Insomma non ti piace, non lo consideri.
una vipers
19 Novembre 2010 at 13:22mah, per me puoi anche metterla così e concentrarti sul fatto dell’anonimato.
sta di fatto che sul web praticamente tutti si muovono con un nick, mettere nome e cognome è una semplice scelta.
Anche tu mi pare stia usando un nick…
whothefuckarefashionbloggers
19 Novembre 2010 at 13:23Ciao Alma,
lo so. Lo so benissimo. Sono consapevole di questo e infatti l’ho detto più volte anche al gruppo.. ma purtroppo o per fortuna è composto da tante persone e non è facile trovare una soluzione unica per tutti
whothefuckarefashionbloggers
19 Novembre 2010 at 13:25Ma infatti a noi non interessare ESISTERE TANTO PER ESISTERE COME INVECE è PER LE FASHION BLOGGERZ..
Lu
19 Novembre 2010 at 14:30Forse non ho afferrato il commento ma se ti riferisci a me mi spiace deluderti:
io e il giornalismo non abbiamo nulla in comune.
Barbara
19 Novembre 2010 at 14:42@ hello kittyy e tu perchè non ti presenti con nome e cognome? Da quale pulpito punti il dito contro chi usa un nik?
I fashion blogger hanno deciso di mettere le proprie vite in vetrina, c’è gente che invece non vuole farlo. C’è gente che lavora e non ha nessuna intenzione di lasciare scie indelebili in rete.
Io spero vivamente che la Ferragni &Co, abbiano un successo strepitoso con quello che stanno facendo, perchè altriementi me le vedo tra qualche tempo a cercare un lavoro ” normale”.
Sarà carinissimo assistere ad colloquio di lavoro dove chi le intervisterà avrà spulciato in rete e avrà trovato le loro foto con le tettine al vento, i loro guardaroba, la loro pochezza e la loro ignoranza. Sarà bellissimo davvero, oppure sono così tranquille tanto loro non avranno mai bisogno di lavorare???
Holly
19 Novembre 2010 at 19:37Nessuno vive di fashion blogger..la gente lavora anche se la maggior parte di voi(credo che anche tu sia una blogger) è fermamente convinta che non sia così.
Mi pare che vi sopravvalutiate tacciando chi vi critica di invidia. Esistono persone che guardano con occhio critico e non adorante.
Prendersi un quarto d’ora di pausa e sbirciare nei vari blog per vedere le ciofeche che molte producono non occupa una intera giornata.
Per quanto riguarda i termini concordo con te. Certe persone si attaccano a difetti fisici in modo pesante ma, se un abbinamento fa schifo o se quel determinato capo fa sembrare chi lo indossa un cotechino non vedo perchè io non lo possa dire.
Ricordati che nemmeno il Grande Fratello piace, però, ormai sono 11 edizioni che ce lo sorbiamo in tutte le salse.
Sassy
20 Novembre 2010 at 11:38Io condivido le battute ironiche, le critiche sensate e, a volte, anche costruttive. Purtroppo, però, non sempre le soloinvidiose si limitano a questo.
E’ giusto che tutti possano esprimere, liberamente, la propria opinione basta non esagerare…
nina
22 Novembre 2010 at 13:35secondo me la faccia avvilita era carina all’inizio, perchè la critica era rivolta verso l’incompetenza della Ferragni
Adesso si prendono in giro persone a caso, senza tenere minimamente conto del loro background, critiche gratuite, spesso cattive e volgari
se la Ferragni non andava bene perchè era impreparata, si prende in giro anche chi è preparato come jack in progress tanto per dirne uno, si prende in giro la gente per le proprie doti fisiche, non va bene se uno è griffato, se uno non lo è però è un pezzente…e allora? se non va bene niente tanto vale occuparsi di altro
non so..a me la critica così infantile sembra una cosa inutile, da perditempo, non trovo che sia costruttiva né di qualche utilità sociale o intellettuale, poi per carità, la gente si diverte come può, contente loro
Tesla
2 Dicembre 2010 at 15:04Onestamente trovo questo spunto un pochino di bassa lega come alcune cose scritte nella pagina delle soloinvidiose, tanto per citare l’autore. Partiamo dal presupposto che questo “movimento” è nato quasi per scherzo dopo la comparsata di voi-sapete-chi al Chiambretti e una pagina innocua, dove si prendeva in giro una persona per gioco, è stata chiusa decine di volte e alcune persone si sono ritrovate con il loro account cancellato solo ed esclusivamente perchè avevano scritto cose ironiche su una qualunque pagina facebook. Questo è il motivo per il quale molte di noi (mi ci metto pure io) hanno creato un account fake: non vogliamo che il nostro profilo reale venga cancellato ingiustamente.
Per il resto vorrei ricordare che quando qualche utente usa parole estremamente offensive oppure offende la vita privata di una fescion blogger, sono gli stessi fan della pagina a lamentarsi. In più vorrei aggiungere che spesso sono le fan a lanciare insulti per prime, dimostrando un’intelligenza decisamente non eccelsa.
Perciò non vedo dove stia tutta la discussione, se uno decide di esporre il 99% della sua vita su internet deve poter accettare anche le critiche, siano esse mosse pubblicamente su una qualsiasi piattaforma, sia che le persone ne parlino privatamente tra di loro. Un po’ di sana ironia a questa gente non mancherebbe.
Marco
3 Dicembre 2010 at 14:24Riflessione interessante. Peccato però che dal tuo profilo facebook risulta che sei proprio una Soloinvidiosa. Ops! Sarai mica un attimino di parte ?
Tesla
4 Dicembre 2010 at 12:21Mh, o hai letto male o sei poco perspicace 😉
“Questo è il motivo per il quale molte di noi (mi ci metto pure io) hanno creato un account fake: non vogliamo che il nostro profilo reale venga cancellato ingiustamente.”
Detto questo mi sembra che il tuo commento sia un tantino inutile.